Foto: Ann-Kathrin Leuz, Direttrice della Sezione Stoccaggio in strati geologici profondi e Analisi di sicurezza
Le scorie radioattive in Svizzera provengono per due terzi dalle centrali nucleari, per un terzo da ospedali, industria e ricerca. Le centrali nucleari sono quindi responsabili per la maggior parte della radiotossicità delle scorie svizzere. Il decadimento radioattivo delle scorie richiede molto tempo. Per garantire la sopravvivenza delle future generazioni, siamo tenuti a cercare e ad applicare soluzioni sostenibili per lo smaltimento delle scorie radioattive.
I professionisti dell`IFSN si occupano della produzione, del trattamento, dell’immagazzinamento intermedio e dei depositi in strati geologici profondi delle scorie radioattive, monitorano il trasporto dei materiali radioattivi e la disattivazione degli impianti nucleari. Nell’attuazione del piano per i depositi in strati geologici profondi e in occasione del regolare aggiornamento del programma di smaltimento previsto dalla legge, valutano le proposte della Nagra dal punto di vista della sicurezza.
Per lo smaltimento delle scorie radioattive vale il principio che chi inquina paga. A gestire i processi per la ricerca dei siti per i depositi in strati geologici profondi è l’Ufficio federale dell’energia (UFE). I siti vengono proposti per il produttore delle scorie dall’Associazione nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (Nagra). Gli esperti in materia di smaltimento dell`IFSN valutano le proposte della Nagra dal punto di vista della sicurezza tecnica. Il loro lavoro si basa sui fondamenti giuridici relativi alla selezione di un deposito in strati geologici profondi. Questi si trovano in particolare nella Legge federale sull’energia nucleare, nell’Ordinanza sull’energia nucleare, nei criteri di sicurezza per la valutazione dei siti e nelle Direttive dell’IFSN.